Il cibo non è solo nutrimento e a volte capita di mangiare anche quando non abbiamo realmente fame. Gola, convivialità, stress ed emozioni in genere possono determinare il nostro comportamento alimentare e spingerci a mangiare in eccesso o meno del dovuto. Così il rapporto con il cibo può diventare l’espressione di un malessere più profondo.
Si parla di disturbi del comportamento alimentare in tutti quei casi in cui si presentino difficoltà nel rapporto con il cibo tali da danneggiare la salute fisica o il funzionamento psicosociale.
Il DSM-V (Il manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali) classifica i disturbi alimentari in tre categorie principali più un gruppo di altri disturbi che non rientrano precisamente nelle tre categorie ma che comunque presentano alcune caratteristiche:
- Anoressia nervosa
- Bulimia nervosa
- BED (Binge-eating disorder)
- Altri disturbi alimentari
In realtà sembra che questa classificazione non trovi molto significato nel trattamento clinico dei DCA in quanto questi disturbi presentano nella maggior parte dei casi lo stesso nucleo psicopatologico centrale: l’eccessiva valutazione del peso e delle forme corporee e la paura di ingrassare. Inoltre si osserva frequentemente la migrazione da un disturbo all’altro nel corso degli anni in pazienti seguiti per molto tempo.
Quali sono le cause?
Le reali cause dei disturbi alimentari non sono ancora del tutto chiare. Sembra comunque che ci sia la presenza di una predisposizione genetica a cui si sommano altri fattori di rischio quali l’età, la cultura, i mass media, problematiche sociali, familiari o scolastiche, episodi di derisione, lavori o attività che enfatizzino la magrezza e altri ancora.
Come si possono curare?
Il trattamento dei DCA prevede quasi sempre un lavoro sinergico tra varie figure professionali:
- il medico
- il dietista/nutrizionista
- lo psicologo-psicoterapeuta
- lo psichiatra
L’intervento di tutte le figure o di una parte di loro dipende dal tipo di disturbo e dalla gravità.
La psicoterapia unita ad un programma nutrizionale rappresentano il trattamento principale nella maggior parte dei casi.